Un'uva che richiede grande maestria e un clima adatto per produrre ottimi vini. Il Pinot Nero è per molti sinonimo di vini di grande classe ed è l'uva a bacca nera più usata nella produzione di spumanti fra cui lo Champagne.
Il Pinot Nero è un'uva piuttosto bizzarra ed è certamente fra le più difficili da coltivare e da vinificare. Non solo richiede condizioni climatiche idonee per potere esprimere il meglio di sé nel vigneto, il Pinot Nero richiede anche un'elevata dose di bravura sia da parte dell'agronomo sia da parte dell'enologo. Il Pinot Nero è una prova impegnativa per tutti coloro che si confrontano con quest'uva con lo scopo di produrre vini, una condizione che rimane vera anche nella sua terra di origine e che ancora oggi è considerata la migliore zona: la Borgogna. La difficoltà nella produzione di vini con Pinot Nero è probabilmente anche il motivo della divisione fra gli appassionati della bevanda di Bacco. Per molti il Pinot Nero è capace di produrre vini di grande classe ed eleganza, probabilmente come nessun'altra uva, per altri invece è un'uva capace di dare vini poveri di emozioni. Forse quelli che lo sostengono lo fanno perché hanno avuto l'opportunità di degustare grandi vini da Pinot Nero, mentre quelli che non riescono ad apprezzarlo probabilmente hanno sempre degustato Pinot Nero mediocri, a dire il vero, la maggioranza dei vini prodotti con quest'uva. La Borgogna è da considerarsi come la terra d'elezione del Pinot Nero e in particolare la Côte d'Or, da cui provengono certamente i migliori vini del mondo prodotti con quest'uva. Il Pinot Nero è inoltre celebre nella Champagne - a nord della Borgogna - dove quest'uva è utilizzata per la produzione dei celebri spumanti. Il Pinot Nero è usato nello Champagne sia per conferire una maggiore struttura al vino, sia per aumentare la complessità aromatica, non da ultimo, è utilizzato anche in purezza e senza l'aggiunta di altre uve. La maggior parte sono prodotti con il metodo classico e vinificato in bianco, cioè separando le bucce dal mosto subito dopo averle pigiate. Il Pinot Nero è inoltre il responsabile dell'affascinante colore degli spumanti rosati, ottenuto sia aggiungendo vino rosso prodotto con quest'uva, sia con vini rosati prodotti con il metodo del salasso o sanguinamento (saignée in Francese).Il nome Pinot deriva dalla tipica forma del grappolo di quest'uva, compatto e serrato da ricordare una pigna. L'acino del Pinot Nero ha una buccia sottile, una capacità colorante modesta, un contenuto di tannini piuttosto basso e un'acidità piuttosto marcata. I vini prodotti con quest'uva, a causa del ridotto contenuto in estratti della sua sottile buccia, sono relativamente delicati e, sempre a causa della composizione dei suoi acini, il Pinot Nero non consente un'ampia possibilità di stili rispetto ad altre uve a bacca rossa. L'acidità è il fattore critico del Pinot Nero e questa deve essere quanto più possibile conservata in modo da non compromettere l'equilibrio del vino. Il metodo migliore per conservare l'acidità del Pinot Nero è quello di coltivare quest'uva in zone a clima fresco tali da consentire una lenta maturazione e uno sviluppo elegante e ottimale dei suoi aromi. Per questa ragione il Pinot nero non è un'uva adatta alle zone con clima caldo poiché tende a maturare troppo in fretta perdendo la sua preziosa acidità e sviluppando aromi ordinari. A causa del basso contenuto di tannini e di pigmenti coloranti, i vini prodotti con quest'uva sono generalmente trasparenti e le tonalità piuttosto chiare, qualcosa di ben lontano, per esempio, ai colori tipici dei vini prodotti con Cabernet Sauvignon o Sangiovese. Nelle annate particolarmente sfavorevoli, alcuni produttori aggiungono parte dei raspi nel mosto in modo da compensare la ridotta quantità di tannini nelle bucce del Pinot Nero.
Gli stili di vinificazione del Pinot Nero si possono essenzialmente riassumere in due categorie: vini rossi e spumanti. Nella produzione di vini rossi, il Pinot Nero è nella maggioranza dei casi vinificato in purezza e piuttosto raramente miscelato ad altre uve. Nonostante i vini rossi prodotti con Pinot Nero siano spesso fermentati o maturati in botte, l'apporto del legno è spesso molto bilanciato grazie anche alla scelta di botti con gradi di tostatura non eccessivi. A differenza di altre uve, come per esempio il Cabernet Sauvignon e il Merlot, nel Pinot Nero difficilmente si percepiranno prorompenti e forti aromi di vaniglia e di legno tostato proprio perché la botte, quando usata in modo eccessivo, tende a coprire i freschi ed eleganti aromi di quest'uva. Va inoltre osservato che il passaggio in botte del Pinot Nero contribuisce all'arricchimento del vino con i tannini ceduti dal legno e pertanto può svolgere un ruolo fondamentale nell'equilibrio. Negli spumanti il Pinot Nero è generalmente utilizzato nella produzione dei metodo classico ai quali conferisce struttura e complessità aromatica. La longevità dei vini rossi prodotti con Pinot Nero è piuttosto variabile ed è fortemente condizionata dalla qualità. La durata media è generalmente compresa fra i 2 e gli 8 anni, talvolta anche con punte di 10 anni, tuttavia è bene ricordare che solo i migliori Pinot Nero, prodotti con criteri e condizioni di alta qualità, riescono a svilupparsi per 8-10 anni.
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