Bucatini all'Amatriciana

L'Amatriciana proviene da Amatrice, cittadina del rietino. Contrariamente a quanto si pensi, dunque, non ha alcun legame storico con la città di Roma, all'epoca capitale dello Stato della Chiesa. Essi l'hanno importata piuttosto tardi, dopo l'annessione delle Due Sicilie e dello Stato pontificio al Regno di Sardegna, dai pastori di Amatrice, i quali transumavano con le loro greggi nella campagna romana durante il periodo invernale ed erano soliti recarsi a Roma per vendere i loro prodotti caseari e le carni ovine e bovine. Originarimente era senza il pomodoro e si chiamava Gricia, (o Griscia) poi con la scoperta dell'America da parte di Cristoforo Colombo che importó in Europa il pomodoro, furono aggiunti i pomodori e divenne "Amatriciana".


L'Amatriciana, in origine Abruzzese, diventó Laziale quando con la creazione della provincia di Rieti, voluta dal Mussolini, ci fu una ridefinizione dei confini tra tre regioni limitrofe. In ogni caso, riassunto perfetto della cucina dei territori interni del centro Italia, e protagonista ormai da decenni di una festa di piazza famosissima, che si svolge ad Amatrice nel mese di agosto.

Ingredienti per 4 persone:

- 400 g di spaghetti;
- 400 g di pomodori;
- 100 g di guanciale stagionato;
- 60 g di pecorino stagionato;
- vino bianco secco;
- sale e pepe;
- peperoncino (facoltativo);
 
Preparazione:
  1. Tagliare il guanciale a cubetti e cuocerlo a fuoco basso in una padella antiaderente. 
  2. Quando il grasso è diventato trasparente aggiungere mezzo bicchiere di vino bianco secco e far evaporare.
  3. Volendo, il guanciale può essere rimosso prima di unire i pomodori e rimesso in padella prima di condire la pasta, per evitare che diventi troppo croccante e che assuma lo sgradevole aroma di bruciato.
  4. Aggiungere quindi i pomodori tagliati a pezzetti e il peperoncino e cuocere per 5 minuti a fuoco vivace. 
  5. Lessare la pasta in abbondante acqua salata, quindi unirla al sugo insieme al pecorino grattugiato, mescolare bene per condire uniformemente la pasta e servire.
Buon appetito.

Nessun commento: