Jules Feiffer

Nel settembre 1967 il numero 30 di Linus uscì con un articolo iniziale di Ranieri Carano. Il titolo era "L'escalation di Jules Feiffer". Il disegnatore (e scrittore) era nato il 26 gennaio 1929 (da famiglia ebrea non ricca) e non ebbe successo subito, perché gli editori lo lodavano, ma lo giudicavano invendibile. Il successo giunse nel 1958, con la raccolta "Sick, Sick, Sick", e fu molto rapido, in Italia l'editore Bompiani pubblicò già nel 1962 e nel 1963 due raccolte, con i titoli "Il complesso facile" e "Passionella". I suoi disegni son conosciuti soprattutto per il tono satirico e polemico, ma allora, nelle sue storie, c'era un personaggio chiave: Bernard Mergendeiler.

A molti verrà subito in mente Woody Allen, ma "Prendi i soldi e scappa" di Allen è del 1971, quindi il personaggio di Feiffer è nato più di dieci anni prima. A parte a cronologia, esiste una notevole differenza: Woody Allen è uno spadaccino che schernisce e si schermisce, Jules Feiffer è un pugile cha affonda i colpi (anche sotto la cintura). Allora era comune la diffidenza degli intellettuali verso gli autori di fumetti, persino verso Schulz e Kelly. Questa diffidenza crollò con Feiffer, e arrivarono i premi, compreso il Pulitzer nel 1986. Feiffer è spesso sgradevole, non utilizza la collusione, non perdona. Tutta l'intellighentja lodava Feiffer, che ebbe sempre dei problemi ad essere generalmente apprezzato dal grande pubblico. Apprezzarlo era inevitabile, ma è sempre stato un po' fastidioso per tutti, compresi gli intellettuali. Feiffer non cerca di far ridere. Bernard è escluso dal potere, ma non se ne fa una ragione, vorrebbe possedere anche lui un po' del potere da cui è escluso, si identifica in altri da sé che ce l'hanno fatta. Feiffer non ci consola col dire che al potere non bisogna dare più peso di quello che meriti. Sembra che l'unica legge sia quella, si può solo esercitare l'arma del grottesco e del sarcasmo, e non cerchiamo di identificarci con Bernard, perché sappiamo che ci somiglia troppo.

I suoi ridicoli sogni di conseguimento di potere li abbiamo fatti tutti, dall'adolescenza in poi, fanno parte della nostra natura, non sono un piccolo vizio di ingenuità. Difatti nell'articolo di Ranieri Carano sono riportate alcune frasi di Jules Feiffer, tratte da una conferenza che tenne in una università. Il titolo, molto suggestivo, è "Il sovversivo di corte". Eccone un brano:
"Il lavoro dello scrittore satirico consiste nell'attaccare per liberare gli altri dall'urgenza di attaccare; consiste nel mettere in ridicolo per evitare che una qualsiasi seria situazione possa avere una soluzione seria...
In questo senso io e voi siamo tutti estremisti di centro, facciamo parte della squadra, Come uno che per tutta la vita ha desiderato di appartenere a qualche squadra, non me ne lamento affatto. Il giullare di corte è stato sostituito dal sovversivo di corte e non c'è atteggiamento, che chiunque possa assumere ovunque, il quale non finisca per agire, in ultima analisi, a favore del sistema. La satira non è più un commento al nostro modo di vivere. La satira è il nostro modo di vivere".


Oltre a libri di satira e vignette, Feiffer ha lavorato anche per cinema e teatro, vincendo nel 1961 l'Oscar per il cortometraggio animato Munro, storia di un bambino di 4 anni arruolato per sbaglio nell'esercito. Nel 1972 scrive la sceneggiatura del film Conoscenza Carnale, interpretato da Jack Nicholson.

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